Vaccinazione antirabbica : quando e' necessaria
Dagli anni '70 fino all’ottobre 2008, l’Italia è stata considerata libera da rabbia (rabies free). Successivamente, secondo i dati dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (IZSVe), dal 2008 a febbraio 2010, sono stati diagnosticati diversi casi di rabbia silvestre ( volpi ) nelle regioni Friuli,Trentino e Veneto, dovuto probabilmente al propagarsi di focolai di rabbia della vicina Slovenia(dove invece la Rabbia e' una malattia endemicamente diffusa). Negli ultimi tre anni , grazie ad un piano di vaccinazione orale delle volpi, non sono stati identificati altri casi di rabbia.
Ma cosa e' la rabbia?
La rabbia e' una zoonosi, ovvero una malattia trasmissibile dagli animali all'uomo, , particolarmente diffusa in Asia, Africa e America Latina. Il contagio avviene tramite il morso di animali infetti : dalla ferita il virus della rabbia risale tramite le terminazioni nervose fino a raggiungere il cervello e determinare qui una encefalite mortale.
Dobbiamo preoccuparci in Italia ?
Come già indicato in precedenza il focolaio di rabbia di alcune volpi del Nord est italiano è stato confinato e debellato grazie ad un piano di vaccinazione orale delle volpi, ed ad un piano di vaccinazione obbligatoria per gli animali domestici(cani, gatti, furetti) che hanno soggiornato dal 2008 a marzo 2013 nelle regioni di Veneto, Friuli e Trentino.
Dopo 3 anni di monitoraggio in cui non sono stati segnalati ulteriori casi di rabbia , da marzo 2013 su tutto il territorio nazionale la vaccinazione antirabbica è divenuta facoltativa.